La torta paradiso con marmellata di more

Quando vidi per la prima volta Frankenstein di Mary Shelley fu un’illuminazione: non avevo mai letto il romanzo originale e non avevo ancora sviluppato l’idea che un personaggio negativo potesse avere i suoi diavolo di motivi per essere tale.

Vorrei vedere voi (mi ci metto anche io, eh!) a venire scomodato senza avere chiesto nulla a nessuno, a venire continuamente scansato ed essere chiamato con appellativi del rango di “mostro”, “creatura”.

Comprendetelo anche voi!

I fiori di zucca, i pomodori rossi fritti, l’agrodolce e Billie Holiday

Il Signor ortolano Giuseppe dice che in questo periodo dell’anno di pomodori verdi non se ne parla proprio ed io mi sono fidata di lui: “no! Assolutamente no! Se proprio devi… ti posso dare questi pomodori peretti poco maturi, vedi che sono ancora un po’ verdi?”.

Peretti furono.
E pure mangiati!

Signor ortolano Antonio, La ringrazio di cuore per i Suoi pomodori, per essere il mio “the ortolano i love” (Billie Holiday, The man i love).

Le crostatine con crema di latte di mandorle profumata al limone

Luglio, 50° all’ombra e io non posso smettere di allenarmi con la mia pasta frolla.

Non posso e non voglio, eh!

Dite che finirò esiliata su una spiaggia solitaria con le mie crostatine?
Vi giuro che mi sono impegnata a pensare ad una crema fresca fresca, altro che fettine di anguria…

vabbè ok, non esageriamo…!

La farinata ligure, lini e vecchie lavande

Ma quella faccia un po’ così che avevo mentre preparavo questa sorta di focaccetta fai da me era solo un anticipare quell’espressione un po’ così che avrei avuto appena il forno avrebbe iniziato a sprigionare odori di quel posto che ci inghiotte. Io non sarei tornata più.

Questa volta vi scrivo di una farinata, un piatto che in un modo o in un altro, per fattori genetici, ereditari e di adozione, non ho mai voluto lasciare.

Sarebbe bello raccontarvi che era una ricetta di pirati ma la vera storia (la vera storia vera) non è esattamente questa… allora la metterò in questi termini: se possiamo mangiarci questa bontà è grazie a un gruppo di svogliati rematori che verso la fine del 1200, trovandosi nel bel mezzo di una tempesta, perse il controllo dell’imbarcazione che caricò acqua che annacquò la farina di ceci (sembra Alla fiera dell’Est ma io non sono Angelo Branduardi e sarebbe ora di smettere di scrivere in “branduardichese”).

Plum cake allo yogurt di soia con gocce di cioccolato fondente

Questo plumcake nasce un po’ per caso, da una delle mie sempre più frequenti ispezioni della cucina alla ricerca di farine e ingredienti dimenticati.

La torta di mele, Hildebertus e Everwinus

Questa, Signore e Signori, è la storia di una ragazza che, svegliandosi nel cuore della notte per colpa della tv, ebbe la fortuna di ricevere come Sacro consiglio la ricetta della torta di mele più buona, più morbida e più bella dell’intera galassia.