Tiramisù alle fragole, lamponi & mirtilli. I ricordi felici, gli Who e la luce d’estate.

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Oggi vi scrivo riproponendovi il mio finto tiramisù mutato d’abito (qui potete gustarvi il brivido del primo abbozzo con assolo di fragole).

Si tratta di una ricetta che avevo sperimentato spesso quando, ancora portatrice positiva di lattasi, mi destreggiavo fiera tra panna non vegetale, mascarpone e pacchetti di savoiardi non analizzati con lente di ingrandimento in ogni loro singolo/traccia di ingrediente.

Non mi sarei mai sognata di abbandonare così un mio ricordo felice. Certo, non sarà mai lo stesso di prima… ma, ditemi, esiste davvero quello che non muta? Perché a me risulta che il Signor Pablo Neruda scrisse  “lentamente muore chi non capovolge il tavolo”.

Io il tavolo l’ho aggiustato, capovolto, messo su un fianco e poi sull’altro e, sapete cosa vi dico? Il mio tiramisù è ancora più buono perché è cresciuto con me.

Quando scovai questa chicca di Stefánsson (Jón Kalman) che vedete nella foto rimasi completamente assuefatta dalle vicende degli abitanti del paesino disperso nelle campagne islandesi. Talmente pochi da non essere degni di una chiesetta nella quale intonare semplici canti e di un cimitero nel quale un giorno potere riposare.

Se mai vi capiterà di prendere in mano questo libro non rimaneteci male se il finale vi lascerà di stucco. Lasciate scorrere via questa sensazione, è solo un imbroglio o forse è proprio vita. E di tutta questa vita, di questi ricordi felici, di tanti amori rimangono solchi profondi, ampie fessure che lasciano filtrare fasci di luce che solo per un animo frivolo valgono esclusivamente nel momento in cui sono tangibili.

Io scelgo di tenermeli stretti sotto il braccio.

Ora noi passiamo alla ricetta/ricordo felice.

Un augurio per tutti:

https://www.youtube.com/watch?v=ZhSdNy1snaU

Tiramisù alle fragole, lamponi & mirtilli

Ingredienti (vi riporto nuovamente le mie dosi da “se arrivano gli alieni hai di che cibarti”)

3 scatole di savoiardi (io ho usato quelli morbidi di Cuore di Sardegna G. Pinna)
200gr di zucchero
3 uova
500ml di panna da montare (io ho usato la fida Valsoia)
3 vaschette di fragole fresche
2 vaschette di mirtilli
2 vaschette di lamponi

~amalgamare i tuorli con lo zucchero e la vanillina
~montare la panna in un recipiente di metallo finché diventerà molto soda
~incorporare la crema con i tuorli mescolando delicatamente dal basso verso l’alto
~montare gli albumi a neve ferma in un secondo recipiente di metallo (o di plastica)
~incorporare alla panna+crema di tuorlo con movimenti delicati dal basso verso l’alto
~mettere la crema a riposare in frigorifero

*e ora passiamo alla frutta*
~lavare e pulire le fragole, i lamponi e i mirtilli
~tagliare 1/3 delle fragole a fettine, conservare mezza vaschetta di mirtilli e di lamponi ~frullare le parti rimanenti

*e infine: composizione del tiramisù*
~bagnare i savoiardi con il succo, aiutandosi eventualmente con una spatola per distribuire il succo
~adagiarli nella pirofila
~ricoprirli con un po’ di crema e qualche fettina di fragola, lampone & mirtillo
~lasciare scivolare qualche gocciolina di frullato

~continuare con gli strati
~decorare con qualche fruttino
~lasciare riposare in frigorifero almeno 2 ore prima di servire